La Muraglia cinese è un’immensa opera di fortificazione (più di 6.000 km di estensione) costruita per proteggere i confini settentrionali del paese dalle incursioni degli Unni, allevatori nomadi della steppa. Iniziata nel III secolo a.C. da Shih Huang-ti, primo imperatore Qin, unendo antiche muraglie in terra battuta erette tra regni rivali, sancisce l’unificazione del paese sotto questa dinastia. Fu modificata e ricostruita in varie fasi, soprattutto durante i secoli XV e XVI dagli imperatori della dinastia dei Ming che la fecero rivestire di pietra. Il suo tracciato sfrutta la conformazione del terreno. Sulla sua cima il trasporto di cibo, armi, truppe era facilitato dall’ampiezza: vi potevano passare 4 cavalli affiancati. Torri e fortini a intervalli regolari servivano da riparo e da base per le segnalazioni. Con il fumo di giorno e con fuochi di notte si permetteva la mobilitazione dell’esercito lungo la Muraglia in tempi brevissimi. Porte si aprivano nei punti di incrocio con le grandi vie commerciali. L’opera, come spesso avveniva nella Cina imperiale, fu eseguita da deportati ed ergastolani e costò un numero enorme di vite umane: per questo i cinesi la assunsero ben presto a simbolo della sofferenza.
南无阿弥陀佛